Chiediamo l'immediato intervento delle istituzioni a salvaguardia degli interessi costituzionalmente protetti, contro il golpe delle “varianti”.
Le prime pagine dei principali quotidiani e agenzie di stampa nazionali, la settimana scorsa hanno pubblicato la notizia che la variante Delta, mutazione del virus Sars-Cov-2, sarebbe arrivata in Italia e costituirebbe al momento il 16,8% dei casi riscontrati nel mese di giugno. A lanciare l'allarme l'Istituto Superiore di Sanità secondo il quale questa mutazione sembrerebbe avere una trasmissibilità più alta rispetto alle altre e per questo motivo, al fine di contenerne la diffusione, Ministero della Salute e Comitato Tecnico Scientifico avrebbero tenuto una riunione urgente la sera di giovedì 24 giugno. Inutile ripetere che queste notizie sulla pandemia - prive di fondamento e vi spiegheremo il perché nei periodi successivi - hanno immediatamente scatenato il panico tra la gente, da mesi alle prese con gli alti livelli di stress e le sindromi ansioso-depressive cagionate da una anomala gestione dell'emergenza sanitaria e dal terrorismo mediatico “dell'informazione responsabile”. Ma come stanno realmente le cose? La variante indiana è veramente più contagiosa e letale e per questo rappresenta una seria minaccia per gli italiani e i non vaccinati? Oppure il piano strategico vaccinale del governo si è dimostrato un fallimento e qualcuno, dall'alto, sta utilizzando il metodo della paura e dell'incertezza per indurre le persone alla vaccinazione e dare un nuovo slancio alla somministrazione dei vaccini? Analizziamo insieme la situazione epidemiologica, ma, prima di farlo, è bene pubblicare i titoli riportati dai vari media sull'argomento in esame, affinché tutti possano comprendere come l'intento sia proprio quello di provocare allarme e timore nella popolazione e raggiungere gli obiettivi programmati attraverso una evidente operazione psicologica:
A dimostrazione della correttezza dei calcoli, consultiamo “Lab 24 Il Sole 24 Ore, Coronavirus” (https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/) e precisamente la tabella “Il contagio nel mondo paese per paese”. Leggendo quanto riportato sulla riga 2, India, vedremo che i dati riportati combaciano esattamente con quelli del governo indiano. Spostiamoci adesso sulla riga 9, Italia. Qui notiamo che il tasso di letalità è pari al 2,99% un valore 2,3 volte maggiore rispetto a quello dell'India! Non va meglio neanche con la percentuale di contagi sulla popolazione che raggiunge addirittura il 7,055%, cioè ben 3,2 volte il corrispondente valore dell'India!!! Scusate, ma non era la variante delta la più contagiosa, addirittura fino al 60% e con una maggiore ospedalizzazione tanto da indurre il Ministro Speranza a convocare un vertice urgente, anticipare nuove chiusure e restrizioni nonché indurre la cittadinanza a somministrare due e per qualcuno addirittura tre dosi di vaccino per mettersi al riparo dal nuovo mostro diabolico? E', si, signori, c'è qualcosa di poco chiaro in tutta questa storia e probabilmente alcuni uomini dei nostri servizi segreti lo sanno già da tempo, così come una parte dei magistrati, ma tutti hanno paura di fare il primo passo per sopprimere il colpo di Stato in atto e arrestare i responsabili di questa immane violazione dei diritti umani che non ha precedenti nella storia della nostra repubblica e nel mondo. La domanda che sorge spontanea a questo punto è da dove provengano le informazioni in possesso del Ministero della Salute italiano e quelle pubblicate dalle agenzie di stampa e dai vari quotidiani nazionali. Di certo non da quelle fonti ufficiali, inconfutabili e incontestabili, che noi di Liberazione Italia abbiamo individuato nel governo indiano, da chi, cioè, la variante delta ha avuto modo di conoscerla da mesi! Ma nel Paese asiatico l'epidemia non era fuori controllo tanto che i cadaveri venivano bruciati nelle strade e su pire improvvisate? Di certo l'India non eccelle per condizioni igienico-sanitarie visto e considerato che un terzo dell'intera popolazione vive al di sotto della soglia minima di povertà. Tra l'altro, nel 2015, la giornalista Valeri Fraschetti, intitolava così un proprio articolo su Repubblica: “India, 600 milioni di persone provvedono ai propri bisogni all'aria aperta”. A ciò c'è da aggiungere il fatto che nonostante le riforme avvenute nel corso degli anni, la sanità pubblica indiana non è mai riuscita a provvedere alle esigenze di una popolazione così numerosa, tanto da registrare tassi di mortalità infantile elevatissimi. Se confrontiamo queste caratteristiche con il nostro Paese, dove una confezione di disinfettante in gel oggi viene spalmata anche sulle chiappe del deretano, dove le mascherine vengono indossate praticamente in tutti gli ambienti, dove ogni italiano ha uno o più servizi igienici all'interno della propria abitazione, dove i livelli di igiene sono altissimi, si fa sempre più convincente l'idea che nella gestione italiana dell'emergenza sanitaria ci sia qualcosa di poco chiaro e pericoloso per l'incolumità delle persone e la tenuta dello Stato democratico. Difatti, e qui viene il bello, esaminando la pagina “Lab24 Il Sole 24 Ore, vaccinazioni nel mondo” (https://lab24.ilsole24ore.com/vaccinazioni-mondo/), dalla tabella “Le vaccinazioni per Paese”, si evince che l'India ha vaccinato completamente solo il 4% della popolazione contro il 29,9% dell'Italia. In poche parole l'India avrebbe affrontato la temutissima variante delta senza armi, riportando risultati di gran lunga migliori di quelli dell'Italia, ben armata e alle prese con la mutazione inglese. Vogliamo aggiungere dell'altro? Ancora oggi medici, specialisti e ricercatori che affollano i salotti televisivi nonché membri del CTS, sostengono che grazie all'uso della mascherina, al chiuso e all'aperto, l'incidenza del virus influenzale sarebbe stata azzerata. Se questo concetto fosse vero, allora la stessa cosa sarebbe dovuta accadere con il Sars-Cov-2, visto e considerato che l'influenza si trasmette più velocemente e che la stessa presenta un tasso di contagio superiore, come correttamente indicato dalla IRCCS Humanitas sul proprio sito web (www.humanitas.it/news/coronavirus-influenza-quali-differenze/). Non è più possibile restare in silenzio dinanzi a ciò, perché non è possibile rinchiudere in casa per due anni un popolo dinanzi a un'evidenza matematica che attesta il contrario e di fronte a una evidente disinformazione dal sapore politico. La magistratura e le Forze Armate dello Stato intervengano per fermare questa gente, la pazienza degli italiani ha un limite e questo limite è arrivato al capolinea. Roma, 27 giugno 2021 Comments are closed.
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